Se si ha un’intolleranza al glutine cosa mangiare e cosa non diventa una preoccupazione quotidiana; vediamo quali indicazioni seguire.
Le intolleranze alimentari sono all’ordine del giorno e l’unico modo che abbiamo per tenere a bada i sintomi è regolamentare la propria dieta. Spesso ci si chiede nel caso dell’intolleranza al glutine cosa mangiare, bisogna innanzitutto capire che cosa vuol dire avere una sensibilità al glutine.
L’errore che spesso si commette, infatti, è quello di confondere la celiachia e l’intolleranza a questo complesso di proteine. Si tratta di due reazioni diverse dell’organismo e a queste si aggiunge una terza variante, ovvero l’allergia, vediamo come distinguerle e quali regole tenere a mente per la propria alimentazione.
Intolleranza glutine: dieta e indicazioni utili
L’intolleranza al glutine fa parte delle intolleranze alimentari e non deve essere confusa con la celiachia. La celiachia, infatti, coinvolge una risposta autoimmune scatenata proprio dall’ingestione di alimenti contenenti il glutine e porta al danneggiamento dei villi intestinali. Nei casi di intolleranza, invece, si sviluppa una marcata sensibilità nei confronti del glutine e si hanno sintomi come crampi, sensazione di pesantezza di stomaco o diarrea.
In questi casi però, non è coinvolto il sistema immunitario e a scatenare le reazioni sembra essere invece l’eccesso di glutine nella dieta. Bisogna distinguere questa situazione da un altro caso ancora, ovvero l’allergia. Una reazione allergica si può avere ad esempio nei confronti di proteine specifiche come quelle del frumento, i sintomi in questo caso possono coinvolgere il sistema respiratorio con reazioni come l’asma. Vediamo, quindi, come scegliere una dieta adeguata in queste diverse circostanze.
Intolleranza al glutine: cosa non mangiare
Nei casi in cui sia stata accertata la celiachia, l’unica alternativa è quella di eliminare completamente gli alimenti con glutine dalla dieta per evitare danni all’intestino. Anche se si tratta di un’intolleranza però bisogna sempre prestare attenzione alla propria alimentazione.
È per questo che per ridurre i sintomi legati a questa sensibilità al glutine bisogna ridurre o eliminare gli alimenti che lo contengono. Occorre prestare attenzione soprattutto ai cereali che contengono glutine come frumento, orzo, farro e avena. Per sostituire questi alimenti si può puntare sulle alternative prive di glutine: in primis il riso, ma anche mais e grano saraceno. Per la dieta adatta alle intolleranze valgono, quindi, gli stessi accorgimenti della celiachia.
E per l’allergia al glutine, cosa mangiare? Bisogna capire verso quali proteine si è sviluppata l’allergia, ad esempio nel caso dell’allergia al frumento bisognerà prestare attenzione a tutti gli alimenti che lo contengono, anche in tracce, ed escluderli completamente dalla propria alimentazione.